Danzando l'Arcobaleno nei pensieri scivolati in notti silenziose nel vento che soffia sempre più forte
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31 marzo 2025
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29 marzo 2025
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22 marzo 2025
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21 marzo 2025
©di te che non parlo mai
20 marzo 2025
solitudine
legame
19 marzo 2025
Tu
Sono giorni che ho il cuore pesante, come se qualcosa lo stringesse così forte da lasciarmi senza fiato, senza pensieri
Non riesco ad andare oltre la tua telefonata perché aveva il sapore di un addio eppure, nonostante razionalmente lo so che è la fine, il mio cuore continua a sperare.
Tre lunghi anni di cure devastanti e alla fine la sentenza distruttiva: "Non si può fare più niente".
A volte la vita è proprio ingiusta.
Penso alle tue meravigliose ragazze che hanno messo in pausa la loro vita per starti accanto, per no perdersi neanche un minuto del tempo che rimane.
Riuscissi a piangere, forse, questo macigno, che mi toglie il fiato, sarebbe un pò meno opprimente ma lacrime annegano il cuore senza trovare la via.
E ogni volta che il telefono suona il cuore manca un battito ed i perché si affollano senza trovare risposta.
Tu, meravigliosa Donna mi hai insegnato cos'è la vera forza.
Tu, mi hai insegnato cosa significa amare incondizionatamente anche quando i dolori sono così forti da spezzati
Tu..
©Lughe
Tu es!
Alors tu as trouvé mes mots par une nuit pluvieuse comme il y a de nombreuses années.
Le vent souffle toujours fort et pendant un instant, juste un instant, ce fut comme si le temps n'avait pas passé.
Toi seul peux me trouver, tu me trouves toujours, c'est pourquoi tu es et seras toujours mon arc-en-ciel.
Tu es mon ami !
Lughe
18 marzo 2025
cenere
Svanito nel tempo dei sogni
la figura si allunga nelle ombre della notte
la
cravatta nella tasca della giacca, la camicia sbottonata
la malinconia come
compagna.
Una cena come speranza
le rose avvizzite la realtà
I pensieri
che corrono ai ricordi lontani
nelle notti stellate abbracciato ad un sogno,
il tuo dire ha infranto.
Occhi blu, capelli corvini
il dolore del tuo cuore.
Sei
scappato,
per non vedere il suo pianto
per non sentire la disperazione
di quell’addio scontato.
Guardi le tue mani
ti sembrano piene di cenere,
la cenere
di un amore grande
bruciato per una notte effimera.
Scacci il pensiero,
in una casa vuota e silenziosa,
tra i tuoi fogli, la tua musica
la
consapevolezza di aver gettato tutto al vento.
Lacrime scivolano silenziose
a volte un si costa tutta una vita.
17 marzo 2025
sole
Dopo la pioggia viene sempre il sole mi diceva mia nonna quando mi vedeva triste.
Lughe
16 marzo 2025
fuori tema o quasi
13 marzo 2025
Giorni
I giorni sono diventati mesi e poi anni eppure sembrano attimi infiniti, nei rintocchi di un tempo che sfugge.
Tutto è cambiato seppur nell'apparenza tutto è immoto: lo stesso viso, lo stesso sguardo, lo stesso sorriso eppure dentro tutto è come un bel vaso di cristallo in frantumi.Ogni scheggia sono i minuti divenuti giorni nel recupero di un se macinato dagli eventi, dal post e dall'ansia altrui.
Macinato da domande che non avranno mai risposte sensate o logiche.
Non è il cancro la fase più difficile da accettare, è il dopo diverso e sospeso con cui fare i conti ogni giorno.
E' quel cambiamento invisibile, che nessuno, o quasi, nota e che invece mi costringe a guardare all'io in modo diverso, e sono i silenzi che coprono spiegazioni impossibili da raccontare.
Sembra strano ma non è il cancro da superare e sopportare in quel: "non sei più malata, non sei guarita" che lascia in un limbo melmoso e puzzolente, è il corpo che cambia inesorabilmente senza che quel lento declino si possa arrestare.
E' trascorso molto tempo da quel foglio pieno di numeri e percentuali che sembravano insulti sottili ma quel "non si rilassi, non è malata ma neanche guarita" che mi costringe a ricominciare ogni volta a costruire minuti il più possibile sereni se non spensierati.
E ogni giorno è un giorno in più prezioso e raro.
In questo luogo provo lentamente, forse sconnessamente, a rimettere insieme i ricordi, i giorni permettendo, finalmente, ai pensieri di trasformarsi in piccoli suoni e chissà che non siano la colla per rimettere insieme tutti quei frammenti di quel vaso di cristallo.
12 marzo 2025
tempesta
11 marzo 2025
piove
10 marzo 2025
e se domani
07 marzo 2025
Rond jambe
Cinq, sei, sett e otto..
06 marzo 2025
Sax
Ti è mai capitato di guardare oltre gli sguardi di passanti
distratti sentendoti disperatamente sola?
Ti è mai capitato di salire in macchina senza meta, solo la musica che
ti accompagna, senza sapere il dove, il quanto ritrovandoti sempre lì dove il
silenzio stride?
Quanti i visi, i profumi che per attimi hanno attraversato la
tua vita lasciando solo parole e silenzio?
Mi allontano.
Sassi antichi sotto i piedi circondata da case basse, dai muri spessi che danno sicurezza. Lentamente senza fretta percorro i vicoli respirando a pieni polmoni l’aria fredda profumata di legna, lasciando che la pioggia sottile mi bagni.
Janis graffia il
silenzio ovattato, sereno di questo borgo dal sapore antico ad un passo dalla
metropoli caotica e confusionaria.
La corte spoglia nell’aria invernale eppure
così luminosa e colorata.
Spalanco finestre per far entrare il canto del fiume
per alleggerire il peso di promesse difficili da mantenere. Scivola lo sguardo
Tutto è diverso fatta eccezione per il sax e gli spartiti sparpagliati, così come li hai lasciati tu.
Un sospiro lieve nella difficoltà di essere qui, nel dolore di essere qui.
Chiudo
gli occhi e in un attimo questo anno e mezzo scompare, cancellato dai ricordi
lievi che ancora si respirano. Tra sorrisi, scorribande, note al sax, fruscio
di scarpette e sussurri al chiarore del camino acceso nei racconti di una vita condivisa.
Sospiro mentre una lacrima sfugge al mio controllo.
Una carezza quasi impercettibile al sax, a questa casa che
racchiude gran parte della nostra vita e lentamente torno sui miei passi nella
consapevole certezza che questo strappo nell’anima non si rimarginerà mai
completamente.
Alzo il volume, l’abitacolo si riempie della voce graffiante di
Janis nell’estate che non ci sarà più.
Graffi nell'anima di chi resta.
05 marzo 2025
mancanza
04 marzo 2025
Di te che non so parlare
Il
viale è già illuminato dalla pallida luce dei lampioni antichi.
Le
ombre si allungano come ombre cinesi proiettate su muri di solida
pietra e la nebbia sottile sfuma i contorni creando magie degne delle
più belle fiabe di elfi e fate.
Il profumo della legna che arde
piano nei camini è come la scia di molliche di pane che ti riporta a
casa e il sentiero asciutto, circondato da piccoli arbusti sempre
verdi sembra un nastro di raso a contorno di un dono tanto
atteso.
Sulla panchina una rosa e qualche biglietto segno del
passaggio di chi non dimentica.
Il silenzio che circonda questo
piccolo angolo nascosto all'occhio indiscreto è caldo e dorato come
la luce delle finestre della casa che si riflettono nel fiume.
Le
dita si stringono un pò di più intorno allo stelo della rosa blu, è
solo un attimo prima che piano scivoli in questo fiume che amiamo
tanto.
Così d'incanto le dita si aprono e i petali blu ora sono
sul dorso del fiume che li porterà lontano insieme alle parole, ai
pensieri e all'amore che neanche il tempo e la morte riesce a
scalfire.
Alzo lo sguardo e le finestre dolorosamente chiuse rendono ancora più triste questo giorno anche se, nonostante tutto, la sua forza, il suo splendore delicato trasuda da quelle finestre chiuse e i ricordi restano come tanti piccoli cristalli che luccicheranno per sempre.
Lentamente ripercorro il sentiero, con il cuore pesante per un altro anno senza te.
03 marzo 2025
silenzio
Ti è mai capitato di guardarti intorno senza vedere via d'uscita? Senza scampo alcuno?
Silenzio..
02 marzo 2025
Amicizia
Il panino "smezzato" perchè non avevamo mai abbastanza soldi, consumato su quella panchina di Santo Stefano parlando di tutto e le lunghe passeggiate fino al Castello e poi l'arco della pace e giù, giù fino alla prossima fermata del metrò e all'improvviso eravamo a casa.
Le discussioni sulla musica, sulla politica, sui libri perchè la visione era diversa, le emozioni erano diverse e la sofferenza della crescita era diversa e la tua era molto più difficile della mia e quando uno dei due esagerava l'altro magicamente faceva comparire un libro di Cummings e tutto tornava al suo posto.
Siamo diventati grandi e come accade abbiamo fatto scelte diverse tu un lavoro che ti portava lontano io la famiglia e poi i figli eppure quel filo sottile che ci ha sempre unito non si è mai spezzato.
Non ricordo quando nè perchè cominciasti a chiamarmi Lughe ma questo nomignolo mi è caro e lo fai sembrare speciale anche se non lo è. A volte mi chiedo se ti ricordi come mi chiamo, sorrido.
Era tanto tempo che non passavo da te e avete cambiato i colori ma ci sono lo stesso numero di scrivanie, le stesse persone e nell'attesa, come sempre, mi sono seduta nel posto più lontano per osservarti e per stupirmi ogni volta mentre correggi, mentre firmi, mentre dai indicazioni con quella eleganza naturale che riempie la stanza.
Come me sei invecchiato, qualche ruga quà e là ma il tuo fascino carismatico è sempre lo stesso e lo scintillio nei tuoi bellissimi occhi viola per un attimo era lì quando i nostri sguardi si sono incrociati e hai detto: "Fra Lughe è qui": in fondo sei ancora quel ragazzo solitario e schivo di allora.
Abbiamo camminato e parlato fino al nostro caffè preferito e mi mancavano questi momenti. Davanti al solito americano ti ho detto: "Era davvero tanto tempo, mi sei mancato, e sono contenta che nonostante gli anni e la vita non ci siamo persi".
La tua risposta mi ha lasciato senza fiato: "non sarebbe possibile, tue sei la mia persona. L'unica a cui ho raccontato tutto, cose che non ho detto neanche a Francesco e tu sai quanto sia importante per me, ma potevo dirle solo a te che sei la mia persona. Lo sei anche se tu non sei mai riuscita a parlarmi di te ma ho capito non lo fai mai con nessuno, per questo spero che prima o poi ricomincerai a scrivere"
Lo sto facendo anche se nessuno lo sa, neanche tu.
Anche se sei l'unica persona al mondo che riesce a stracciarmi il cuore con ingenua semplicità..
Je t'adore, mon ami.
01 marzo 2025
Voci
Tu sei la mia persona, Bro, e questo non potrà mai cambiare.
Grazie!
Lughe
ciao, sei tra le parole di Lughe
ARRIVEDERCI A PRESTO
FREE PALESTINA
FATE SILENZIO QUANDO I BAMBINI DORMONO NON QUANDO VENGONO UCCISI.