Cinq, sei, sett e otto..
le luci si accendono mentre i teli di velluto rosso lentamente si aprono, il
battito del cuore accelerato, come dopo una lunga corsa. Gli occhi chius, un
sospiro profondo per cercare di scacciare la paura di essere lì, l'emozione di
essere lì.
Una luce dorata la illumina, bellissima nel suo abito lilla, sospira
nell'attesa dell'attacco con lo sguardo sulla prima fila della platea, lì per
lei, lì per assistere al suo esame, il suo sogno.
Note al flauto la scuotono e d'improvviso scompare la paura, svanita la
timidezza, solo la musica struggente che corre lungo la spina dorsale arrivando
all'anima, al cuore. Punte lilla si muovono delicate, volando, strusciando, in
una nuvola impalpabile di seta.
atitude
piroette
rond jambe
pliè
reverance
lo
scroscio di applausi la investe nell'immobilità della fine, gli occhi verdi
come piccole luci scintillano, il cuore che fa capriole per l'emozione del
ballo, un inchino elegante e i teloni di velluto si chiudono nel frastuono di
applausi che fanno scivolare silenziose lacrime di gioia: il sogno realizzato!
Dietro le quinti abbracci la stringono, parole soffuse, sorrisi.
Corre fuori, tra quei ciottoli che ama, nella sera tiepida di una splendida
Firenze e si volta ancora un attimo a guardare quel portone spalancato sul
sogno realizzato, sorride felice, una giravolta e corre per raggiungere gli
amici, che festeggeranno con le.
Un
rumore improvviso, mani forti l'afferrano scaraventandola su quei ciottoli, lei
grida, graffia, cerca di scappare ma quelle mani sono troppo forti.
La frugano lacerandole la carne e grida, grida con tutto il fiato che ha sentendo
il suo sangue colare e mischiarsi con le lacrime. Un pugno le colpisce il volto,
una mano le impedisce di urlare mentre l'altra, strappa, lacera
conficcandosi nella carne, nell'anima e così come è iniziato improvvisa la fine,
lasciandola lì sdraiata nel suo sangue.
La
trovano così rannicchiata nel sangue che cola, lo sguardo spento, l'anima
uccisa.
Qualcuno delicatamente la solleva, parlandole piano ma lei non capisce, vuole
solo morire per non sentire più il dolore che sta lacerando e strappando la sua
anima.
Lacrime scorrono bruciando sulle ferite, guarda quel portone e in un attimo
tutto distrutto, tutto finito, chiude gli occhi e il grido che esce sconquassa
l'aria, il silenzio.
Un grido di dolore, di disperazione che farà di lei una donna sopravvissuta
all'oscuro buio, una donna che si rimetterà in piedi e sopravvivrà con pezzi
mancanti.
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le parole possono essere meravigliosi arcobaleni.
Molte grazie, per aver sostato e per aver lasciato un pensiero.
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Thank you so much for stopping by and leaving a thought.
les mots peuvent être de merveilleux arcs-en-ciel.
Merci beaucoup d'être passé et de laisser une pensée.